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Biancamaria Frabotta Diario Critico 2006-2007 in
«Almanacco dello Specchio 2007» Mondadori (pag. 235) |
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La Materia Invisibile Poesie di Piera Mattei edito da Manni 2006 Anche la raccolta di Piera Mattei (La materia Invisibile, Manni) dimostra l'innalzamento, nella più recente poesia femminile, verso temi e argomenti meno quotidiani, da ultimo Caproni, più ambiziosi e meno palpabili sulla misura della privacy e dei sentimenti famigliari. Traduttrice di Emily Dickinson e di Emily Brontë, nelle poesie più riuscite di un libro ariosamente disposto ad accogliere incubi notturni e «celesti» divagazioni, Piera Mattei, quando lo decide, sa controllare il dettato nei limiti di un «francescano esercizio» che la conduce a sapide riflessioni di filosofia del linguaggio (Le parole): «Gli studi non le abbellirono / più intenso il balbettio / poliglotta del piccolo espatriato / oh col suo volto / da confetto ovale». Oppure, comparando i misteri del cosmo e della lingua, ne scruta i «profili», o appunto la materia invisibile, senza la quale la vita non avrebbe nemmeno avuto inizio, con un filo di ironia e un gusto di compassato, quasi orientale distacco che sigla i suoi pensieri in termini del tutto personali. |
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